Arredamento stile industriale: caratteristiche, spazi adatti, scelta dei mobili. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo stile di arredamento moderno
L’arredamento in stile industriale è una vera e propria tendenza sempre più amata anche in Italia: scopri con noi quali sono le caratteristiche di questo stile di arredamento, come nasce e gli accorgimenti per realizzarlo a casa tua.
Stile industriale: le origini
Lo stile industriale, come suggerisce il nome, nasce dalla tendenza diffusasi nella New York degli anni Cinquanta di riconvertire ad uso abitativo spazi industriali ormai dismessi. I primi a rendersi conto delle potenzialità di questi spazi furono gli artisti della new age.
Ma se a consacrare lo stile industriale fu il padre della pop art, Andy Warhol, con la sua celebre Factory, a diffonderlo contribuirono film e serie tv hollywoodiane ambientate proprio in spazi con questo tipo di arredamento.
Oggi lo stile industriale è uno dei capisaldi dell’arredamento moderno: mixato con note shabby e moderne, può virare verso il minimalismo o cedere ad una nota di eleganza chic che lo rende meno grezzo rispetto al passato, ma sempre fedele alle caratteristiche che lo rendono inconfondibile. Vediamo insieme quali sono.
Caratteristiche dello stile industriale
Prima ancora che uno stile di arredamento, lo stile industriale si connota per la caratterizzazione degli spazi, che devono essere ampi, ariosi e molto illuminati. Loft e open space ben si prestano generalmente a questo tipo di arredamento, perché l’assenza di tramezzature, le strutture portanti a vista e le ampie aperture sono un elemento distintivo dello stile industriale.
Il design industriale è caratterizzato da forme semplici, nette e lineari, materiali grezzi e poco pregiati, arredi minimalisti e resistenti. Metallo, legno non trattato, resine, pelle e canapa sono le materie prime che non possono mancare in un arredamento in stile industriale, a corredo di una palette colori che va dal grigio al beige, passando per il bianco e il nero, con poche note di colore, possibilmente acceso.
Riassumendo, alcuni dei più comuni elementi tipici dello stile industriale sono:
- pavimenti in resina o cemento
- mobili in legno grezzo e metallo
- uso di materiali e oggetti di recupero
- strutture e impianti a vista
- ampie aperture
I mobili dell’arredamento stile industriale
In virtù del minimalismo che lo contraddistingue e della caratteristica di utilizzare anche elementi strutturali come parti integranti dell’arredo, l’arredamento in stile industriale prevede la scelta di pochi mobili: pezzi essenziali, anche di seconda mano ma di qualità, oggetti di recupero e vintage, ognuno con una propria funzione specifica.
Metallo e legno sono i materiali da preferire per l’arredamento, insieme alla pelle e al cuoio che rappresentano la scelta ideale per poltrone e divani.
Con lo stile shabby, lo stile industriale condivide il fascino per ciò che è usato e imperfetto: l’obiettivo dello stile industriale è infatti quello di dimostrare che anche il “brutto” può essere bello, se mostrato in tutto il suo potenziale, senza nascondere difetti e imperfezioni.
Questo vale come dicevamo prima per le strutture, con travi, tubature e mattoni a vista, ma anche per i mobili: graffi, imperfezioni e segni di usura non vanno nascosti, ma anzi più un oggetto invecchia più acquista fascino e bellezza, soprattutto se opportunamente valorizzato dalla giusta collocazione.
E, a proposito di valorizzazione, un altro aspetto essenziale in questo come in altri stili di arredamento è l’illuminazione: se lampade da soffitto e neon sono la scelta ideale per l’illuminazione centrale, che deve essere spartana e senza pretese, lampade da terra, abat jour e lampade da tavolo sono indispensabile per creare atmosfera direzionando la luce nei punti giusti.
Chi ama le piante può completare l’arredamento aggiungendo dei tocchi di verde, con esemplari rigogliosi, da lasciar crescere scomposti, in linea con l’allure di (finta) trascuratezza tipica di questo stile.
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